Quando le montagne cantano

Prima di cominciare a leggere Quando le montagne cantano, di Nguyen Phan Que Mai (Nord edizioni, 2021) mi sono chiesta che cosa sapessi del Vietnam. Poche cose, in realtà, oltre a qualche ricordo scolastico: una tesina portata all’esame di terza media sul Sud Est asiatico. Certo, della guerra del Vietnam ne ho sentito parlare dai film americani che parlavano di giovani soldati costretti a partire per il fronte. Ma cosa ne so del Vietnam?

Questo romanzo apre una finestra sul Vietnam: su un secolo di storia, il Novecento, che lo ha visto subire guerre, occupazioni e carestie. Ci fa conoscere le tradizioni, la solidarietà e il coraggio di un popolo così attento al culto degli antenati e alla famiglia:

Mia nonna diceva sempre che quando i nostri antenati muoiono non scompaiono davvero, ma continuano a vegliare su di noi.

È proprio il racconto dei cari antenati perduti a tenere unite l’anziana Dieu Lan e la giovane nipote Huong,  nelle notti di paura, quando la città brucia sotto il fuoco dei bombardieri americani.

È proprio la guerra del Vietnam a fare da sfondo all’incipit del romanzo di Nguyen Phan Que Mai. Dal loro rifugio, la nonna Dieu Lan e la nipote Huong, sentono la distruzione della loro città. Hanoi brucia sotto il fuoco dei bombardieri americani. Al loro ritorno, troveranno la loro casa salva. Ma le notti sono lunghe e senza i racconti della nonna, Huong non riuscirebbe a fermare il suo pianto. Pianto di paura, quello di Huong, ma anche di dolore per la lontananza dei genitori, portati via dalla guerra senza lasciare notizie. Così Dieu Lan inizia il suo  racconto e apre il romanzo a due dimensioni temporali: la sua giovinezza, segnata dalla profezia di un veggente che le aveva anticipato un destino di abbandono e di sofferenza, e l’attualità della guerra.

Quando le montagne cantano è una saga familiare che si fa romanzo epico. I personaggi mi sono rimasti nel cuore, tutti, per la loro tenacia e per il coraggio. Ma sono i personaggi femminili a conquistare il posto d’onore.  Forse non è un caso che l’autrice sia una donna: una donna che, con il suo primo romanzo,  ha  saputo rivelare al mondo la forza delle donne vietnamite.

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